Nonostante il bilancio regionale sia concentrato nel dare priorità assoluta alle spese sanitarie per far fronte all’emergenza Coronavirus, la Regione del Veneto conferma le risorse stanziate per il 2020 per la bonifica e l’irrigazione del territorio”. Ad assicurarlo è l’Assessore all’Agricoltura del Veneto Giuseppe Pan nel corso di una video conferenza con i presidenti e direttori dei Consorzi di Bonifica del Veneto e il direttore di Anbi Veneto, Andrea Crestani, tenutasi mercoledì 1 aprile.

Regione e Consorzi rinsaldano dunque la loro vicinanza anche in questo periodo drammatico a riprova dell’importanza della bonifica e dunque dell’irrigazione nella filiera dell’agroalimentare. “Il cibo è irriguo e senza una gestione attenta della risorsa idrica, soprattutto in un periodo così siccitoso come questo inizio d’anno, il rischio è che alle campagne manchi l’acqua per i trapianti e i seminativi primaverili,” afferma il direttore di Anbi Veneto Andrea Crestani, ricordando che il 15 aprile inizia ufficialmente in Veneto la stagione delle irrigazioni.A complicare il quadro generale – sempre nelle parole di Crestani – “sono inoltre le gelate che rischiano di danneggiare kiwi, peschi e vigneti; per far fronte a questi imprevisti molti Consorzi hanno avviato l’irrigazione antibrina”.

Il confronto tra Assessore e operatori della Bonifica è stato l’occasione per fare il punto sui lavori di manutenzione e sui cantieri per le opere irrigue e per il dissesto idraulico. Il sistema tiene il passo: gran parte delle strutture consortili è al lavoro, nel rispetto delle condizioni di sicurezza, e proseguono i cantieri straordinari per l’emergenza “Vaia”.

Anche gli affidamenti delle gare per gli interventi finanziati con le risorse del Piano Irriguo Nazionale stanno proseguendo: entro aprile il Consorzio di secondo grado Lessinio Euganeo Berico aprirà il cantiere da 20 milioni per il rifacimento di un tratto dell’omonimo canale LEB, che rappresenta la principale opera irrigua del Veneto.

Il Veneto conta 15 mila km di canali irrigui che servono oltre 600 mila ettari di campagne. A fronte di un sistema diffuso di irrigazione a scorrimento, non completamente efficiente, i Consorzi della Regione sono riusciti ad attrarre oltre 200 milioni di euro in finanziamenti statali per l’efficientamento irriguo, e ora sono impegnati in un ampio piano di riconversione verso sistemi di irrigazione pluvirrigui che comporteranno un risparmio anche del 50% dell’acqua. È un aspetto la cui importanza appare in tutta la sua chiarezza in questi giorni: le precipitazioni sono al minimo e sebbene l’Osservatorio della risorsa idrica delle Alpi Orientali parla, per il momento, di criticità bassa, il perdurare della siccità nei prossimi giorni complicherà sensibilmente la situazione. In questo contesto è stata convocata per il 10 aprile una nuova riunione dell’Osservatorio: oltre a fare il punto sulla situazione (che guardando il meteo non fa ben sperare) si ragionare sulle eventuali misure da intraprendere.

Nel pomeriggio dell’1 aprile i direttori dei Consorzi e il direttore di Anbi Veneto si sono nuovamente confrontati su alcune tematiche riguardante la situazione in Veneto. In particolare i Consorzi hanno discusso sulle procedure da adottare in caso di prolungamento dello stato di crisi, su come cioè organizzare al meglio il lavoro negli uffici e le squadre operative sul territorio anche a fronte delle misure di sicurezza. E’ stato infine segnalato da alcuni Consorzi che le misure previste dal DPCM per contrastare l’epidemia di Coronavirus hanno comportato la chiusura temporanea di alcune imprese edili e dei magazzini di materiale inerme con ripercussioni sul lavoro dei Consorzi, al momento però questi imprevisti non hanno conseguenze sull’operatività.