Non ha fine la vera e propria emergenza dei gravi danni causati dell’insediamento delle nutrie lungo i corsi d’acqua del veronese. Non passa, infatti, giorno che il personale del Consorzio di Bonifica Veronese non debba intervenire per rimediare ai cedimenti creati dalla presenza di questi animali negli argini dei canali.
Tratti di argine crollati, strade che risultano a rischio di percorribilità, pericolose fuoriuscite d’acqua: questi i principali problemi causati dal lavorio di questi grossi roditori. Una situazione di costante emergenza che costringe ormai da anni gli operai ed i tecnici del Consorzio di Bonifica Veronese ad una continua allerta per intervenire prontamente appena si crea il pericolo. Senza alcuna possibilità di prevedere dove si verificheranno i crolli e, quindi, di programmare gli interventi. L’ottanta per cento della rete di bonifica in gestione al Consorzio, che si snoda per circa 2.700 chilometri, si trova, infatti, in condizioni precarie a causa delle nutrie.
Per affrontare questa autentica piaga lo scorso 10 febbraio si è tenuto un incontro presso la sede del Consorzio di Bonifica Veronese. Al tavolo di lavoro hanno partecipato per il Consorzio il presidente Vantini, il direttore generale ing. Bin, il vicedirettore Ing. Andrea De Antoni e alcuni amministratori; il comandante della polizia provinciale dottoressa Anna Maggio; funzionari della provincia di Verona; il vicesindaco di Cerea Lara Fadini e funzionari della Coldiretti di Verona. Alla riunione erano presenti anche i rappresentanti degli ambiti di caccia, che rivestono il fondamentale ruolo di garantire l’equilibrio tra le specie animali presenti sul territorio, che altrimenti verrebbe irrimediabilmente alterato con conseguenti danni per l’intero ecosistema.
Tema all’ordine del giorno, oltre all’analisi della grave situazione creata dalle nutrie, soprattutto l’individuazione di politiche efficaci per il loro contenimento e la loro eradicazione.
I danni causati dell’insediamento di questo grosso roditore comportano per Consorzio di Bonifica Veronese interventi quotidiani di tamponamento dell’emergenza e interventi radicali di grande impatto nel corso dell’anno. Dalle stime effettuate emerge che i costi relativi alla problematica nutrie a carico del solo Consorzio di Bonifica superano i 400 mila euro all’anno.
Il problema creato dalle nutrie ormai va ben oltre i danni creati al Consorzio di Bonifica e agli agricoltori. Si iniziano, infatti, a registrare addirittura cedimenti strutturali ad abitazioni che insistono lungo i corsi d’acqua, con pavimenti che diventano instabili e cantine invase da questi animali. Da segnalare anche un problema forse minore ma che sta diventando impattante: le tantissime carcasse di nutrie che sempre più spesso si trovano lungo le strade e che creano un pericolo reale per ciclisti e motociclisti e danno vita a potenziali rischi sanitari.
“Dall’incontro – spiega il presidente del Consorzio di Bonifica Veronese Alex Vantini – è emersa forte la volontà di procedere assieme, creando sinergie e collaborazioni indispensabili tra tutti gli attori istituzionali coinvolti in quanto risulta ormai evidente che solo da una risposta collettiva possono discendere risultati reali per la soluzione del problema, e non semplici palliativi che non fanno che procrastinare l’emergenza. L’idea è quella, quindi, di un necessario coordinamento tra il Consorzio di Bonifica Veronese, gli ambiti di caccia e le associazioni di categoria agricole per dare risposte efficaci e tempestive, con la creazione di un tavolo permanente di confronto coordinato dal Consorzio. Servono, infatti, interventi che vadano ad affrontare chirurgicamente il problema in quelle zone del territorio dove si manifesta con modalità più acute, e non azioni generiche a pioggia che rischiano di risultare quasi inutili”.
“Coldiretti da anni denuncia il grave disagio a cui sono sottoposti gli imprenditori agricoli a causa dei danni da animali nocivi – aggiunge il Presidente della Federazione Coldiretti Verona Daniele Salvagno –. Senza un’azione sinergica che veda impegnati sullo stesso fronte tutti i soggetti coinvolti non è pensabile arrivare a una risoluzione veloce ed efficace del problema. Coldiretti continua dunque nel suo impegno di contrasto a questo fenomeno con la certezza di avere al proprio fianco partner qualificati e altrettanto motivati come il Consorzio di Bonifica Veronese e la Polizia provinciale, partner che ringrazio a nome degli associati per il prezioso lavoro che quotidianamente svolgono a salvaguardia delle imprese agricole”.