I dati del bollettino ANBI Veneto sulla disponibilità di risorsa idrica relativi al mese di ottobre confermano che il nuovo anno idrologico – iniziato il 1° ottobre – presenta gravi elementi di continuità con il precedente. Le precipitazioni del mese si sono infatti attestate molto al di sotto della media storica, con un dato ben oltre il -80%. Le minime sono state misurate dalle stazioni di Faedo (Cinto Euganeo PD), Concadirame (Rovigo), Valeggio sul Mincio (VR) e Lusia (RO) che hanno rilevato apporti minori di 1 mm. L’indice che misura la siccità in campo (SPI) continua a segnalare uno stato di severità estrema nella parte meridionale della regione. Sempre ad ottobre, la temperatura in montagna (es. Dolomiti) si è attestata su valori anormalmente alti (anche +5,6°C nell’ultima decade rispetto alla media). Anche per questa ragione la situazione delle riserve nivali va monitorata con attenzione. Continua infine lo stato di grave criticità per le falde acquifere in molti casi al livello minimo degli ultimi 20 anni. Le sporadiche piogge e nevicate di questo inizio novembre non permettono di essere fiduciosi sulla quantità d’acqua accumulata in quei deposi naturali di risorsa rappresentati da falde acquifere e nevi in alta quota.

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