25 luglio. Acqua, poca e contesa. È un esempio di diplomazia e buonsenso l’accordo che il Consorzio di bonifica Bacchiglione sta definendo con una decina di gestori delle valli da pesca della laguna di Venezia. Una regolamentazione delle derivazioni dell’acqua dal canale Novissimo che limiti gli orari e riduca le portate è quanto il Presidente del Consorzio Paolo Ferraresso ha chiesto alle valli da pesca.

«È assurdo che noi centelliniamo l’acqua e facciamo di tutto per trattenerla se poi loro svuotano il Novissimo derivandola senza alcun regolamento – afferma Ferraresso –. In accordo con il genio civile regionale abbiamo chiesto ai gestori delle valli da pesca un intervento per non compromettere ulteriormente la situazione già critica. Non abbiamo ancora ricevuto le risposte di tutti, ma per il momento stanno dimostrando grande disponibilità a coordinarsi con noi mettendo un limite alle loro derivazioni».

D’altra parte per far fronte alla criticità di questo periodo il Consorzio Bacchiglione ha adottato diverse misure straordinarie: pompe d’emergenza sul Novissimo, accordi con il Genio Civile per la regolazione delle paratoie che scaricano in laguna, sfalci straordinari per migliorare il deflusso dell’acqua, sono i passi ritenuti indispensabili per migliorare la gestione delle acque tra cui rientra anche l’accordo con le valli da pesca e la collaborazione con i singoli agricoltori.

«In questo momento di forte siccità è necessario che tutti facciano la loro parte per garantire all’agricoltura l’acqua di cui ha bisogno: abbiamo chiesto agli agricoltori stessi di attenersi in prima persona a delle “buone pratiche” per limitare gli sprechi d’acqua nell’irrigazione. L’accordo con le valli da pesca rientra infatti nelle misure d’emergenza che abbiamo promesso di mettere in campo» conclude il Presidente.

 

 

Ufficio Comunicazione – dr.ssa Diletta Rostellato

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